Biografia di Giovanna Andreassi
Nata a Verona nel 69, città dove attualmente vive e lavora.
Dal 1979 al 1983 frequenta il corso di pittura al Centro Educazione Artistica; nel 1997 si diploma all’Istituto Statale d’Arte “ N. Nani ” ; nel 2007 si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti “ G. B. Cignaroli ” di Verona.
Tra un soggiorno studio a Londra ed uno a Valencia, espone in varie collettive anche fotografiche ed una personale.
L’artista utilizza il proprio corpo e le esperienze personali come linguaggio fotografico e pittorico, altrimenti performance, per esprimere il malessere come la libertà femminile nella società odierna, distaccandosi completamente dai ruoli sociali stereotipati.
Dipinge usando supporti di scarto e pennellate acriliche antitecnica. Il risultato ottenuto nelle composizioni figurative, è la rappresentazione camaleontica di essa stessa.
IRENE DISCO
Giovanna è una pittrice che cerca nelle sue tele di
rappresentare l´emozione del momento con un gran taglio
biografico.
Uno studio che cerca di cogliere l´attimo ruggente della
vita, ritrovando una visione introspettiva dell´emozione
provata in un determinato momento.
La tecnica che lei usa passa dall´utilizzo dei colori acrilici,
che permettono un lavoro veloce, all´utilizzo dei colori ad
olio che danno più calore e sensualità ai suoi lavori.
Ad uno sguardo superficiale i suoi elaborati trasmettono
una visione narcisistica del suo operato ma, guardando più
attentamente l´opera, si può intuire che c´è una coscienziosa
ricerca sull´aspetto più profondo che riguarda la natura
dell´uomo e la pittrice stessa.
Il taglio dei suoi soggetti non ricerca uno stile pittorico
personale, ma uno studio fatto su determinati tagli
fotografici in modo da far trasparire la familiarità
dell´emozione.
Con l´utilizzo della pittura Giovanna cerca di portare le
fotografie ad una tecnica pittorica fatta di sfocature e di
colori ricercati.
Con questa tecnica lei ci invita a soffermarci e ad operare
una riflessione su queste immagini, che sembrano svanire e
ci lasciano il ricordo fugace dell´emozione vissuta.
Enrico Rossato
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